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Formaldeide: cos’è, dove si trova e perché in casa fa male

La formaldeide è utilizzata in molti materiali comuni, dai prodotti in legno pressato, ai materiali isolanti, fino ai rivestimenti di prodotti cartacei e può essere presente anche nei detergenti per la casa. Scopri quali scelte puoi fare in casa tua per difenderti dal rischio di intossicazione da formaldeide.

formaldeide

Formaldeide: cos’è e dove si trova

L’inquinamento non è solo quello atmosferico o ambientale, non è un pericolo che ci minaccia solo quando usciamo di casa, anzi. Non tutti sanno che l’inquinamento domestico è 5 volte peggiore di quello esterno.

Dentro casa siamo esposti quotidianamente a molti rischi per la nostra salute. Tra le molte sostanze che inquinano l’ambiente domestico o lavorativo, con effetto dannoso sulla salute, la formaldeide è in pole position ed è praticamente ovunque.

Ma cos’è la formaldeide? Detta anche Aldeide Fòrmica, è un composto organico e gassoso a temperatura ambiente che rimane presente nell’aria ed è infatti uno dei componenti più pericolosi tra i COV: Componenti Organici Volatili (VOC in Inglese).

Viene comunemente utilizzata come additivo in molti materiali per l’edilizia, come ad esempio:

  • colle e vernici
  • pitture e solventi
  • rivestimenti
  • tessuti, tendaggi e tappezzerie
  • moquette
  • isolanti termici ed acustici
  • schiume
  • laminati plastici
  • pannelli di legno pressati: OSB, MDF e truciolare
  • mobili

e in molti altri materiali presenti nelle nostre case. L’elenco potrebbe allungarsi a dismisura perché la formaldeide è davvero onnipresente sia negli edifici che nella nostra vita domestica: ad esempio, essendo un potente battericida, viene impiegata nei disinfettanti ad uso domestico, nei detersivi ma anche nei cosmetici, nei deodoranti, negli ammorbidenti e nei vestiti appena comprati. È spesso presente anche negli imballaggi, nelle confezioni alimentari e negli alimenti come additivo alimentare (E239 ed E240).

La formaldeide è incolore e si riconosce dal suo odore pungente, facilmente individuabile nelle automobili nuove appena acquistate o negli ambienti appena costruiti o ristrutturati.

formaldeide in casa odore e rischi

La formaldeide fa male?

L’esposizione quotidiana alla formaldeide in casa e nei luoghi di lavoro può essere dannosa. Elevate concentrazioni di formaldeide nell’aria possono provocare senso di affaticamento, eritemi cutanei, mal di testa o irritazione della gola e degli occhi, fino al tumore dell’orofaringe. In alcuni casi, possono anche causare problemi respiratori, compresa l’asma

Conta sempre la risposta personale: a basse concentrazioni, alcuni individui possono manifestare sintomi avversi per la salute, mentre altri potrebbero non manifestare nessun disturbo. Per contro, le persone particolarmente sensibili o immunologicamente sensibilizzate alla formaldeide possono avere reazioni avverse anche a piccolissime concentrazioni.

Nel 2004 la formaldeide è stata indicata dallo IARC (International Agency for Research on Cancer) tra i composti del gruppo I (cancerogeni certi) poiché, in alte concentrazioni, è estremamente pericolosa, con probabili effetti cancerogeni.

Come detto sopra, le persone sono colpite in modo diverso dall’esposizione ad alte concentrazioni di formaldeide nell’aria. I soggetti fragili come i bambini e gli anziani tendono ad essere più a rischio, soprattutto quando l’aumento della temperatura e dell’umidità possono aumentare la quantità di formaldeide rilasciata da un prodotto o da un materiale da costruzione. 

Formaldeide: cosa dice il Ministero della Salute?

Se stai pensando che la formaldeide si trovi un po’ dappertutto, non ti sbagli. Il problema è così rilevante che il Ministero della Salute ci ha dedicato un opuscolo, nel quale dice tra il resto che le maggiori concentrazioni di formaldeide si possono osservare nelle case a seguito di  interventi edilizi (ristrutturazioni) ed in locali con recente posa di mobili in truciolato, parquet o moquette.

Tra le misure per ridurre l’esposizione, il Ministero della Salute indica:

  • aumentare la ventilazione, particolarmente dopo aver introdotto nuove fonti di formaldeide nell’ambiente confinato;
  • utilizzare dispositivi di condizionamento dell’aria o deumidificatori per mantenere moderata la temperatura e ridurre i livelli di umidità (entrambe aumentano il rilascio di formaldeide).

Queste due azioni sono svolte efficacemente dalla VMC (Ventilazione Meccanica Controllata).

Formaldeide nell’aria: il parere del medico ambientale

L’Italia è in assoluto il Paese europeo in cui lo smog fa più morti: è quanto emerge da un rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente (Aea), che analizza i danni alla salute umana causati dai tre principali inquinanti atmosferici: particolato fine, biossido di azoto e ozono. Nel nostro Paese 46.800 morti sono attribuibili all’esposizione al particolato sottile Pm2.5, responsabile di 415.400 anni di vita persi (701 ogni 100mila abitanti), a cui vanno aggiunti 11.300 morti per biossido di azoto (100.300 anni di vita persi, 169 anni ogni 100mila abitanti) e infine 5.100 morti per emissioni di ozono (46.700 anni di vita persi, 79 ogni 100mila abitanti). In tutto sono 63.200 le vite spezzate a causa dell’inquinamento atmosferico.

E se all’inquinamento ambientale si aggiunge quello domestico?

La possibilità che in casa e negli ambienti di vita quotidiana l’immissione di sostanze chimiche derivanti da sintesi umana sia strettamente connessa all’aumento di allergie, intolleranze e sensibilità chimiche è riconosciuta, studiata e descritta come causa di patologia ambientale.

L’ambiente in cui viviamo influisce pesantemente sulla nostra salute. L’abbiamo imparato nell’intervista con il dr. Pasciuto, medico ambientale operante in tutta Europa con la sua associazione ASSIMAS.

malattie ambientali in casa e formaldeide

Cose che devi sapere per proteggerti dalla formaldeide

  • Se hai intenzione di costruire o ristrutturare casa, fai molta attenzione ai materiali da scegliere. Tanto per fare un esempio, potresti scoprire che il legno non è un materiale privo di insidie. Dipende da come viene trattato.
  • Non sempre “naturale” è sinonimo di salubrità e sicurezza: le nostre case sono ormai diventate luoghi nei quali siamo quotidianamente esposti a una grande quantità di sostanze volatili nocive (VOC) e a una forte presenza di inquinamento domestico.
  • Occorre tenere presente che i materiali che emettono formaldeide, continuano ad emetterla per tutto il ciclo della loro vita. Un mobile impregnato di formaldeide non emetterà solo da nuovo, ma per tutto il tempo che resterà nell’ambiente.
  • Non è necessario eliminare del tutto la formaldeide presente in casa, d’altronde non sarebbe neppure possibile. La parola d’ordine è mitigare. Bisogna però riportarla a livelli tali da non mettere a repentaglio la salute degli abitanti. 
  • In linea generale, come detto sopra, dotare gli ambienti domestici di un’adeguata ventilazione e circolazione di aria fresca e filtrata aiuta a ridurre le alte concentrazioni di formaldeide nell’aria.

formaldeide materiali da costruzione

5 curiosità che non ti aspetteresti sulla formaldeide

  1. La formaldeide è considerata uno degli agenti maggiormente implicati nella Sindrome dell’Edificio Malato (Sick Building Syndrome)
  2. prova ne è che viene utilizzata come unità di riferimento per esprimere la contaminazione di un ambiente indoor da una miscela di sostanze non risolvibili
  3. è fortemente sospettata di essere la causa più diffusa di malessere negli ambienti residenziali, lavorativi e scolastici
  4. nel 2019 due asili sono stati chiusi per inquinamento da formaldeide: uno a Sirolo, nelle Marche e l’altro a Cambiago in Lombardia
  5. in Europa esistono dei limiti di emissione per ogni prodotto commerciale detti anche “classi di emissioni” E1 ed E2 [ad esempio, la classe E1 (basse emissioni) comprende materiali che causano concentrazioni di formaldeide nell’aria minori di quelle fissate come valore guida dall’OMS].

scuola chiusa per formaldeide

Formaldeide in casa: nuove restrizioni UE per tutelare la salute

Il 17 luglio 2023, l’Unione Europea ha pubblicato il Regolamento (UE) 2023/1464, che introduce nuove restrizioni sull’uso della formaldeide. Le restrizioni, valide dal 6 agosto 2026, riguardano principalmente i prodotti a base di legno e i mobili. Le nuove norme stabiliscono un limite di emissione di 0,062 mg/m³ di formaldeide in ambienti chiusi per i principali prodotti che concorrono alle emissioni, come gli articoli e i mobili a base di legno e l’abitacolo dei veicoli stradali. A tutti gli altri articoli, quali tessili, cuoio, plastica, materiali da costruzione o prodotti elettronici, si applicherà un limite di 0,08 mg/m³.

Il problema è il cumulo: quanta formaldeide produce l’insieme dei componenti della tua cucina, dei mobili del soggiorno, della tua camera da letto e della cameretta di tuo figlio, del tappetino in bagno e della libreria dello studio? Se poi ci vogliamo aggiungere anche la pittura delle pareti e le schiume poliuretaniche che hanno usato per isolare meglio i tuoi cassettoni e gli infissi nuovi, il cumulo diventa preoccupante.

In sintesi, le nuove restrizioni per il 2026 rappresentano un impegno significativo delle istituzioni europee per promuovere l’uso di sostanze chimiche più sicure e limitare l’impatto negativo che possono avere sulla nostra salute e sul nostro ambiente. Le aziende, i progettisti e i consumatori devono essere consapevoli di queste restrizioni e agire di conseguenza per costruire insieme un futuro più sicuro e sostenibile.

 

Formaldeide e Industria Edile, cosa cambierà

Le nuove restrizioni avranno un impatto significativo sull’industria edile. La formaldeide è utilizzata in molti materiali da costruzione (pavimenti in legno, vernici, adesivi, infissi e molti altri). Le aziende dovranno adottare misure per garantire che i loro prodotti rispettino i nuovi limiti di emissione. Questo potrebbe richiedere l’adozione di alternative più sicure alla formaldeide, come legno compensato a bassa emissione, vernici a base d’acqua e, più in generale, materiali a bassa emissione. 

Le aziende saranno chiamate a investire in nuove tecnologie e processi di produzione per conformarsi alle nuove normative. Soprattutto i costruttori edili dovranno adottare misure preventive e:

  • scegliere materiali a bassa emissione di formaldeide per la costruzione e la rifinitura degli interni
  • ventilare correttamente gli ambienti interni
  • utilizzare kit per il rilevamento della formaldeide per identificare la presenza e la concentrazione di questo composto chimico negli ambienti interni.

Che cosa puoi fare per ridurre il rischio di esposizione a te e la tua famiglia?

Se vuoi ridurre l’inquinamento domestico devi ridurre al massimo gli elementi che emettono questa pericolosa sostanza. 

  • Scegli mobili in legno massello dipinti con pitture naturali
  • Preferisci pavimenti in legno naturale non trattato con colle e vernici 
  • Utilizza prodotti detergenti ecologici
  • Leggi sempre le etichette di quel che compri, anche per oggetti e tessuti da arredamento
  • Chiedi sempre la scheda tecnica e l’eventuale certificazione dei materiali edili che utilizzi

Troppo tardi? Hai fatto scelte sbagliate?

Non preoccuparti, per fortuna puoi risolvere il problema installando a casa tua le unità di VMC (ventilazione meccanica controllata) decentralizzata.

Impianto VMC – Ventilazione Meccanica Controllata

Cosa può fare la VMC per metterti al riparo dal rischio formaldeide

A differenza di altre tecnologie, come quella dei purificatori che rimettono in circolo la stessa aria senza ricambiarla, la VMC (Ventilazione Meccanica Controllata) decentralizzata Helty opera un lavaggio continuo, minuto per minuto dell’aria interna. 

La VMC lavora h24 per diluire gli inquinanti presenti negli ambienti domestici. Tiene sotto controllo l’umidità e mantiene costante la temperatura interna, senza sprecare energia con l’apertura manuale delle finestre.

Esistono due tipologie di impianti VMC: 

  • centralizzata (utilizzata soprattutto nelle nuove costruzioni, richiede opere murarie importanti, controsoffittature e canalizzazioni)
  • decentralizzata (occupa poco spazio, non richiede opere murarie invasive e si può installare anche in case già abitate).

Un impianto VMC gestisce automaticamente il ricambio di aria. Estrae l’aria malata (o esausta) dagli ambienti chiusi e la manda all’esterno e, contemporaneamente, immette aria nuova all’interno, dopo averla filtrata. In questo modo l’aria in ingresso è ricca di ossigeno e priva di sostanze nocive.

Le macchine VMC sono dotate di filtri ad alta efficienza capaci di intrappolare gli inquinanti aerodispersi come i pollini e le insidiose polveri sottili. La VMC (ventilazione Meccanica Controllata) porta aria pulita in tutti gli ambienti domestici, tutti i giorni e a tutte le ore. 

Respira pulito, proteggi la tua salute e quella dei tuoi cari. Solo la VMC ti garantisce aria salubre in casa.

Per saperne di più, ascolta il podcast “Respira Salute”.

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I moderni sistemi di ventilazione si dividono in due tipologie: VMC decentralizzata e VMC centralizzata. In questo articolo passiamo in rassegna caratteristiche e vantaggi di entrambe, aiutandoti a trovare la soluzione più adatta.

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Qualità e prestazioni certificate

Le prestazioni dei sistemi di ventilazione Helty sono riconosciute dal Sigillo Qualità Casa Clima ed hanno ottenuto la validazione BioSafe

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Respira salute

Il primo podcast che racconta l’importanza di respirare un’aria salubre in ogni ambiente: casa, scuola, ufficio. Un viaggio di scoperta e consapevolezza sui temi della qualità dell’aria indoor e sui pericoli dell’inquinamento negli ambienti confinati, dove condivideremo opinioni e consigli di esperti per migliorare la qualità dell’aria in modo significativo e capiremo perché la VMC – ventilazione meccanica controllata – è una tecnologia essenziale contro muffe e inquinamento indoor, per salvaguardare la salute nostra e degli edifici in cui viviamo.

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