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Guida alle detrazioni Fiscali VMC

È possibile accedere alle detrazioni fiscali in caso di installazione di un impianto VMC Helty? Quali sono i requisiti richiesti per usufruire dell’Ecobonus o del Superbonus?

Le unità di ventilazione meccanica controllata decentralizzata Helty sono dotate di un sistema di recupero del calore con efficienza certificata fino al 91 %. Sono quindi idonee ad usufruire delle detrazioni fiscali definite dalla legge con le modalità che trovi descritte di seguito. Leggi la guida per saperne di più!

Guida alle detrazioni fiscali per la vmc

Novità Bonus Casa 50% per interventi di ristrutturazione edilizia

L’approvazione dell’ultima Legge di Bilancio, avvenuta lo scorso dicembre 2024, porta sostanziali modifiche ai “bonus edilizi” per il 2025, stabilendo nuove regole e limitazioni anche per gli anni successivi. In particolare, l’agevolazione fiscale “Bonus Casa” sugli interventi di ristrutturazione edilizia (disciplinata dall’art. 16-bis del Dpr 917/86) viene confermata anche per il 2025, grazie ad una proroga che varia di poco la misura.

La principale novità consiste nella differenziazione tra prima casa e seconde case: chi vorrà usufruire del bonus ristrutturazione per la prima casa potrà continuare a beneficiare dell’aliquota al 50% con tetto di spesa di 96mila euro. Novità dal 2026/27, l’aliquota scenderà al 36%.

Per le seconde case, invece, l’aliquota è ridotta al 36% da subito; scenderà invece al 30% dal 2026, secondo il meccanismo di “decalage” già previsto per gli anni successivi. La spesa massima resta a 96mila euro.

La detrazione si applica sull’imposta del reddito di persone fisiche, è ripartita in 10 quote annuali a condizione che il beneficiario sia proprietario o titolare di altro diritto reale sull’unità abitativa oggetto di intervento.

La VMC – ventilazione meccanica con recupero di calore viene incentivata nell’ambito delle ristrutturazioni edilizie come intervento di manutenzione straordinaria finalizzato al risparmio energetico.

Per il solo intervento di installazione di sistemi VMC, non è necessaria l’asseverazione tecnica. Se invece l’intervento di applicazione di sistemi VMC è accompagnato ad altri lavori di riqualificazione, per poter usufruire delle detrazioni è necessario verificare presso il Comune di ubicazione dell’immobile che per questo tipo di intervento non siano necessarie abilitazioni amministrative (DIA/SCIA). In questo caso, in assenza di un documento ufficiale che consenta l’esecuzione dei lavori, sarà sufficiente compilare una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in cui dichiarare la data di inizio lavori e che gli interventi rientrano tra quelli agevolabili.

Per entrambe le casistiche sopra citate (solo VMC, oppure più interventi), è indispensabile effettuare i pagamenti tramite bonifico parlante, inserendo come causale “Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986”, specificando il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.

Nuove aliquote dal 2028

Altra novità introdotta con l’ultima modifica legislativa, dal 2028 al 2033 sarà attiva un’unica aliquota di detrazione al 30% per tutti i lavori di ristrutturazione, su qualsiasi tipo di abitazione (prime e seconde case, ecc.). Il tetto massimo di spesa detraibile sarà di 48mila euro.

Per ulteriori informazioni consultare il sito dell’Agenzia Entrate

Ecobonus: le novità per la riqualificazione energetica

La Legge di Bilancio 2025 reca nuove disposizioni anche in tema di “ecobonus”, ovvero, quella misura che consiste in una detrazione dall’Irpef o dall’Ires ed è concessa quando si eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti.

In questo caso, l’agevolazione per la prima casa ha un’aliquota del 50%, che scende al 36% nel 2026/2027. Per le seconde case e gli immobili non residenziali, l’agevolazione scende al 36% già dal 2025. Nel 2026 e 2027 l’aliquota si attesta al 30%.

Viene ridotto anche il tetto di spesa per l’ecobonus: per i soggetti con reddito superiore a 75.000 euro, l’ammontare complessivo delle spese detraibili viene calcolato in base al numero di figli e alla presenza di figli con disabilità.

La ventilazione meccanica può usufruire della detrazione qualora inserita in un intervento di riqualificazione energetica globale dell’edificio. A chiarire la questione, tramite la FAQ 16. D, è stata Enea, la quale specifica che per ottenere la detrazione è necessario il rispetto di una serie di condizioni.

In base al paragrafo 2.3, punto 2, dell’Allegato 1 al Decreto “Requisiti Minimi” (DM 26 giugno 2015), nel caso di nuova costruzione, o di edifici sottoposti a ristrutturazioni importanti o a riqualificazione energetica, ed in particolare qualora si realizzino interventi che riguardino le strutture opache delimitanti il volume climatizzato verso l’esterno, è necessario procedere alla verifica dell’assenza di rischio di formazione di muffe e di condensazioni interstiziali, in conformità alla UNI EN ISO 13788.

L’Enea ritiene che, se considerando il numero di ricambi d’aria naturale previsto dalla norma UNI-TS 11300-1 e provvedendo per quanto possibile alla massima correzione dei ponti termici, permane il pericolo di formazione di muffe o condense, i sistemi di VMC rappresentano una valida soluzione tecnica.

In questi casi, l’installazione dei sistemi di VMC può rientrare nelle agevolazioni previste dal Superbonus se realizzata congiuntamente agli interventi di coibentazione delle superfici opache e nel limite dei massimali previsti per questa tipologia di intervento.

Il tecnico deve allegare all’asseverazione una relazione dalla quale emerga che la VMC è una valida soluzione tecnica per evitare il rischio di formazione di muffe e condensazioni interstiziali secondo la UNI EN ISO 13788.

La relazione deve dimostrare anche che il sistema di VMC installato consegua un risparmio energetico rispetto alla situazione che prevede la massima correzione dei ponti termici, un numero di ricambi d’aria naturale pari a quello previsto dalla norma UNI-TS 11300-1, calcolato nell’ipotesi che venga alimentato solo con energia elettrica prelevata dalla rete.

L’incentivo è concesso qualora venga raggiunto un indice di fabbisogno annuo di energia per la climatizzazione invernale inferiore ai limiti prefissati dalla norma.

Al fine di usufruire di tale detrazione, oltre alle pratiche autorizzative eventualmente richieste, sono necessari i seguenti documenti:

attestato di prestazione energetica (APE) dell’edificio post intervento;

asseverazione di un tecnico abilitato che attesti che l’insieme delle opere effettuate consenta di rientrare nei parametri previsti all’Allegato A del DM 11 Marzo 2008, poi modificato dal DM 26 Gennaio 2010 a seguito degli interventi effettuati sull’edificio;

scheda informativa degli interventi realizzati da trasmettere in via telematica all’Enea entro 90 giorni dal termine dei lavori.

È inoltre obbligatorio effettuare i pagamenti tramite bonifico parlante, specificando il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.

Per ulteriori informazioni consultare il sito dell’Agenzia Entrate.

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Superbonus addio: stop alle agevolazioni dal 2025

Per quanto riguarda il Superbonus (passato dal 110% al 90% già nel 2023), viene di fatto “annullato”: la detrazione è portata al 65% e riguarda solo i cantieri aperti prima del 15 ottobre 2024. Possono beneficiarne delle agevolazioni solo i condomini, gli edifici composti da 2-4 unità con unico proprietario e le Onlus, a condizione che siano stati soddisfatti specifici requisiti, come la presentazione della CILA o l’approvazione della delibera assembleare. Le spese sostenute nel 2023 si potranno ripartire in dieci rate annuali.

Nel 2025 non sono ammessi nuovi interventi agevolati.

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Le domande più frequenti

L’aerazione naturale mediante apertura manuale delle finestre è poco pratica, difficilmente gestibile e dispendiosa dal punto di vista energetico. Un sistema di aerazione meccanica consente di gestire in modo totalmente automatico l’estrazione dell’aria viziata e l’immisisone dell’aria di rinnovo favorendo un lavaggio continuo dell’aria indoor e maggiore efficienza energetica.

La VMC puntuale è la soluzione impiantistica ideale per edifici esistenti o abitazioni soggette a riqualificazione, dove è necessario provvedere a un ricambio dell’aria o alla correzione di problemi localizzati come muffe e aria viziata. Consente di dotarsi di un impianto di ventilazione meccanica controllata in tempi rapidi e senza lavori invasivi, senza la posa di reti di distribuzione dell’aria.

Nella scelta di una soluzione di VMC monostanza (o puntuale) gli aspetti da considerare, oltre al prezzo, sono diversi. I principali requisiti di cui tenere conto sono in linea generale la portata d’aria effettiva dell’unità VMC, la filtrazione, la silenziosità della macchina e la capacità di abbattere le fonti di rumore esterno, le performance di recupero del calore, l’ingombro e il design.

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Respira salute

Il primo podcast che racconta l’importanza di respirare un’aria salubre in ogni ambiente: casa, scuola, ufficio. Un viaggio di scoperta e consapevolezza sui temi della qualità dell’aria indoor e sui pericoli dell’inquinamento negli ambienti confinati, dove condivideremo opinioni e consigli di esperti per migliorare la qualità dell’aria in modo significativo e capiremo perché la VMC – ventilazione meccanica controllata – è una tecnologia essenziale contro muffe e inquinamento indoor, per salvaguardare la salute nostra e degli edifici in cui viviamo.

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