Ecobonus: le novità per la riqualificazione energetica
La Legge di Bilancio 2025 reca nuove disposizioni anche in tema di “ecobonus”, ovvero, quella misura che consiste in una detrazione dall’Irpef o dall’Ires ed è concessa quando si eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti.
In questo caso, l’agevolazione per la prima casa ha un’aliquota del 50%, che scende al 36% nel 2026/2027. Per le seconde case e gli immobili non residenziali, l’agevolazione scende al 36% già dal 2025. Nel 2026 e 2027 l’aliquota si attesta al 30%.
Viene ridotto anche il tetto di spesa per l’ecobonus: per i soggetti con reddito superiore a 75.000 euro, l’ammontare complessivo delle spese detraibili viene calcolato in base al numero di figli e alla presenza di figli con disabilità.
La ventilazione meccanica può usufruire della detrazione qualora inserita in un intervento di riqualificazione energetica globale dell’edificio. A chiarire la questione, tramite la FAQ 16. D, è stata Enea, la quale specifica che per ottenere la detrazione è necessario il rispetto di una serie di condizioni.
In base al paragrafo 2.3, punto 2, dell’Allegato 1 al Decreto “Requisiti Minimi” (DM 26 giugno 2015), nel caso di nuova costruzione, o di edifici sottoposti a ristrutturazioni importanti o a riqualificazione energetica, ed in particolare qualora si realizzino interventi che riguardino le strutture opache delimitanti il volume climatizzato verso l’esterno, è necessario procedere alla verifica dell’assenza di rischio di formazione di muffe e di condensazioni interstiziali, in conformità alla UNI EN ISO 13788.
L’Enea ritiene che, se considerando il numero di ricambi d’aria naturale previsto dalla norma UNI-TS 11300-1 e provvedendo per quanto possibile alla massima correzione dei ponti termici, permane il pericolo di formazione di muffe o condense, i sistemi di VMC rappresentano una valida soluzione tecnica.
In questi casi, l’installazione dei sistemi di VMC può rientrare nelle agevolazioni previste dal Superbonus se realizzata congiuntamente agli interventi di coibentazione delle superfici opache e nel limite dei massimali previsti per questa tipologia di intervento.
Il tecnico deve allegare all’asseverazione una relazione dalla quale emerga che la VMC è una valida soluzione tecnica per evitare il rischio di formazione di muffe e condensazioni interstiziali secondo la UNI EN ISO 13788.
La relazione deve dimostrare anche che il sistema di VMC installato consegua un risparmio energetico rispetto alla situazione che prevede la massima correzione dei ponti termici, un numero di ricambi d’aria naturale pari a quello previsto dalla norma UNI-TS 11300-1, calcolato nell’ipotesi che venga alimentato solo con energia elettrica prelevata dalla rete.
L’incentivo è concesso qualora venga raggiunto un indice di fabbisogno annuo di energia per la climatizzazione invernale inferiore ai limiti prefissati dalla norma.
Al fine di usufruire di tale detrazione, oltre alle pratiche autorizzative eventualmente richieste, sono necessari i seguenti documenti:
– attestato di prestazione energetica (APE) dell’edificio post intervento;
– asseverazione di un tecnico abilitato che attesti che l’insieme delle opere effettuate consenta di rientrare nei parametri previsti all’Allegato A del DM 11 Marzo 2008, poi modificato dal DM 26 Gennaio 2010 a seguito degli interventi effettuati sull’edificio;
– scheda informativa degli interventi realizzati da trasmettere in via telematica all’Enea entro 90 giorni dal termine dei lavori.
È inoltre obbligatorio effettuare i pagamenti tramite bonifico parlante, specificando il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.
Per ulteriori informazioni consultare il sito dell’Agenzia Entrate.
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