Ridurre l’inquinamento in casa con rimedi naturali
Ridurre l’inquinamento in casa con rimedi naturali
I pericoli legati all'inquinamento indoor non sono da sottovalutare. Alcuni alleati naturali possono contribuire in minima parte a "ripulire" l'aira in casa, ma solo una tecnologia come la VMC consente davvero di avere aria nuova e depurata.
Rimedi naturali all’inquinamento domestico: funzionano davvero?
Limitare la presenza di inquinanti all’interno degli edifici è una condiziona basilare per garantire salubrità e comfort abitativo alle persone che si trovano al loro interno. In rete si trovano molti contenuti che parlano di diverse “soluzioni” che impiegano prodotti e materiali naturali. Ma, nella realtà, si tratta di strumenti davvero efficaci contro l’inquinamento indoor?
Se è vero che, come ampiamente dimostrato, alcuni materiali naturali hanno la capacità di abbattere spontaneamente i VOC e altri inquinanti sintetici. Non ci sono evidenze scientifiche conclamate a supporto della tesi secondo cui le piante possano ridurre significativamente le concentrazioni delle sostanze volatili nell’aria interna.
Piante mangia-smog: leggenda o realtà?
È da precisare che tutte le piante svolgono un’ azione di cattura del particolato attraverso la superficie foliare. Infatti, è possibile notare che le foglie della piante presenti in casa tendono a ricoprirsi di polvere e ciò avviene per effetto delle azioni di adesione superficiale che, in ultima analisi, riducono il particolato nell’aria interna, purché queste vengano pulite frequentemente.
Mentre con le polveri avviene un fenomeno di accumulo sulle foglie per deposizione, del tutto paragonabile ad una sorta di filtrazione dell’aria che funziona per gravità, pare che con i VOC si verifichi un “abbattimento” delle loro concentrazioni. In realtà, le cosiddette piante mangia-smog non sono in grado di ridurre in maniera evidente gli inquinanti presenti negli ambienti domestici; questo è stato evidenziato anche dall’ISS – Istituto Superiore di Sanità – che ha di fatto dichiarato che le piante “non contribuiscono a pulire l’aria di casa”.
Le piante da tenere in casa contro l’inquinamento indoor
Alcune piante possono avere un impatto “più efficace” di altre contro gli inquinanti e molto dipende dalla superficie delle foglie. I primi studi sul tema vennero effettuati dalla Nasa per valutare la possibilità di impiego delle piante depuranti durante le missioni spaziali con lo scopo di migliorare la qualità dell’aria all’interno delle navicelle.
Recentemente sono state invece testate numerose piante per valutare la loro capacità di abbattimento degli inquinanti domestici. Il gruppo di ricerca diretto dal Professor Vadoud Niri dell’American Chemical Society, in uno studio condotto nel 2016, ha misurato la capacità di abbattimento dei VOC di cinque fra le otto piante più diffuse nei nostri appartamenti. La ricerca ha rilevato che tutte le piante sono in grado di assorbire le sostanze volatili, ma alcune sono più attive di altre e in particolare la Guzmania lingulata è risultata la più efficace nell’abbattimento degli inquinanti.
Le altre piante analizzate erano: Crassula, Falangio, Consolea falcata e Dracena.
Un’altra pianta molto adatta per questo scopo sembrerebbe essere il Ficus (Ficus benjamina), molto diffusa negli appartamenti.
I limiti delle piante nel depurare l’aria
L’impiego di piante per la riduzione degli inquinanti prende il nome di “biofiltrazione” o di “fitorisanamento” (Phytoremediation). Inoltre, le piante sono in grado di migliorare ulteriormente la qualità dell’aria, perché emettono spontaneamente delle piccolissime quantità di alcune sostanze, che hanno l’effetto di limitare le proliferazioni batteriche e di liberare delle piacevoli essenze profumate.
Attenzione però: occorre precisare che le piante sono in grado di processare solo minime quantità di sostanze volatili, cioè sono adatte ad essere impiegate in ambienti tendenzialmente poco inquinati. Infatti l’ordine di grandezza della loro capacità di depurazione è nell’ordine dei microgrammi, mentre la presenza di inquinanti domestici può essere nell’ordine dei milligrammi (mille volte tanto) al metro cubo d’aria.
Lana di pecora: purificatore naturale di formaldeide
Non tutti sanno che la lana di pecora ha la capacità di assorbire quantità significative di formaldeide direttamente dall’aria. Più precisamente fra i 40 ed i quasi 100 grammi per kg di prodotto in funzione della tipologia e del colore. La lana nera assorbe fino al doppio di formaldeide rispetto a quella bianca.
Uno studio condotto da Elie Mansour, Simon F Curling e Graham A Ormondroyd del BioComposites Centre presso la Bangor University nel Galles (UK) e pubblicato nel settembre del 2015, ha dimostrato la straordinaria capacità di questo prodotto assolutamente naturale di fissare sulle sue fibre il pericoloso inquinante.
È da precisare che la lana di pecora accumula la formaldeide fissandola sulle fibre e solo in parte la elimina trasformandola in composti non tossici, perciò quando la si utilizza come filtro depurante, dopo che le fibre sono sature il materiale deve essere periodicamente sostituito e smaltito adeguatamente.
Aria pura in casa con la VMC
Respirare aria salubre nelle case, negli uffici, a scuola e nei luoghi confinati in genere è diventata ormai un’esigenza non più derogabile. Al di là delle suggestioni, però, è necessario fare i conti con la realtà: l’aria delle nostre case è sempre più inquinata, e aprendo le finestre il problema peggiora, perché spesso l’aria esterna è ancora più inquinata e si rischia di ottenere un mix molto pericoloso.
Per una salubrità vera, la soluzione più efficace è il ricambio d’aria con filtrazione, e la tecnologia adatta a questo scopo è la VMC – Ventilazione Meccanica Controllata. Grazie ai potenti filtri di serie, ad esempio, le soluzioni VMC Helty sono in grado di filtrare fino all’80% delle polveri sottili provenienti dall’esterno, impedendo inoltre l’ingresso di smog, spore, allergeni e batteri. Contemporaneamente, la VMC mantiene l’aria interna pura, estraendo gli inquinanti presenti negli ambienti.
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Inquinamento indoor: dagli effetti sulla salute ai rimedi
L’aria che respiriamo a casa, spesso è peggiore di quella esterna. Scopri tutto quello che c’è da sapere sull'inquinamento domestico e su come combatterlo con la VMC.
Quali sono i benefici di un’aria in casa costantemente ricambiata e purificata?
Scambiare aria tra dentro e fuori, rinnovandola e purificandola in continuo mediante appositi filtri, allontana i problemi di aria viziata, evita l’insorgenza di muffe e minimizza i rischi di esposizione a pericolosi inquinanti indoor.
Esistono soluzioni per eliminare le polveri sottili in casa?
La soluzione più interessante per ridurre le temibili polveri sottili dagli ambienti in cui viviamo è la VMC. Di fatto è l’unica che permette un ricambio dell’aria indoor completo e continuo. In più i sistemi VMC consentono di sostituire l’aria interna esausta con aria fresca ricca di ossigeno presa dall’esterno, recuperando il calore della prima e filtrando le impurità della seconda.
Le prestazioni dei sistemi di ventilazione Helty sono riconosciute dal Sigillo Qualità Casa Clima ed hanno ottenuto la validazione BioSafe
Respira salute
Il primo podcast che racconta l’importanza di respirare un’aria salubre in ogni ambiente: casa, scuola, ufficio. Un viaggio di scoperta e consapevolezza sui temi della qualità dell’aria indoor e sui pericoli dell’inquinamento negli ambienti confinati, dove condivideremo opinioni e consigli di esperti per migliorare la qualità dell’aria in modo significativo e capiremo perché la VMC – ventilazione meccanica controllata – è una tecnologia essenziale contro muffe e inquinamento indoor, per salvaguardare la salute nostra e degli edifici in cui viviamo.