Muffa in camera da letto: dalla causa al rimedio più efficace
Quali sono le cause principali della muffa in camera da letto e come fare per sconfiggerla definitivamente? Forse non lo sapevi, ma il rimedio più efficace e duraturo è la VMC: scopri perché può aiutarti ad eliminare il problema.
Perché si forma la muffa in camera? E come togliere la muffa dai muri definitivamente?
La muffa non è solo un problema estetico, ma un rischio severo per la salute degli occupanti, soprattutto dei più piccoli. Le moderne tecniche di ristrutturazione, soprattutto il cappotto termico, sono efficaci nel ridurre i costi energetici, ma non sempre tengono conto della necessità di ventilare adeguatamente l’edificio.
In Italia, su 1.000 condomìni, il 28% presenta problemi di muffa; dopo la ristrutturazione il 55,06% delle abitazioni ha avuto problemi di muffa a 1 anno circa dall’intervento. Dopo 2/3 anni la situazione è ulteriormente peggiorata.
Il problema muffa non si risolve aprendo le finestre: il rimedio più efficace, risolutivo e duraturo è la VMC.
Come si misura la salubrità di un’abitazione?
Premesso che, come ci spiega la ricerca scientifica, la salute dipende per il:
- 75% dall’ambiente sociale e fisico attorno a noi e dallo stile di vita che adottiamo
- 25% dalla possibilità di accesso a cure mediche o alla bontà dei nostri geni
appare chiara l’importanza che assumono gli edifici nell’influenzare la nostra salute, dato che passiamo più del 90% del nostro tempo negli ambienti confinati.
È per questo che i sistemi di rating che misurano le prestazioni ambientali degli immobili, oltre ai consueti indicatori ambientali, tengono in gran conto proprio quei parametri legati alla qualità ambientale interna.
La relazione tra salute pubblica ed edifici si fa sempre più stretta.
Le più recenti scoperte in ambito medico-farmacologico hanno modificato l’approccio alla salute: se in passato l’attenzione si concentrava sulla riduzione del rischio, oggi l’approccio è più focalizzato sulla prevenzione poiché sono universalmente riconosciuti tutti i benefici derivanti dalla scelta di comportamenti salubri quando ci rapportiamo con gli ambienti confinati.
Oggi disponiamo di efficienti sistemi di valutazione degli edifici che:
- estendono il concetto di qualità ambientale interna;
- utilizzano parametri oggettivi più numerosi ed articolati;
- tengono conto dei comportamenti degli utenti;
- sono in grado di analizzare il benessere degli occupanti dell’edificio.
Il primo parametro di riferimento di tali sistemi di valutazione è la qualità dell’aria interna.
Muffa in camera da letto: da cosa dipende?
La muffa in casa deriva sostanzialmente da tre cause principali:
- problemi derivanti all’involucro e dalla struttura dell’edificio;
- scorretta o insufficiente aerazione dei locali;
- la somma di entrambe le cause.
I problemi derivanti da eventuali “difetti” della casa di solito hanno a che vedere con la struttura dell’edificio.
I più diffusi sono:
- l’umidità di risalita (presenza di acqua nel terreno su cui sorge la costruzione);
- la presenza di ponti termici (pareti fredde dell’abitazione, pilastri, travi di cemento armato);
- la “sigillatura” dell’edificio a seguito di ristrutturazione, specie se con cappotto termico.
A questo proposito va detto che, paradossalmente, gli attuali sistemi di costruzione o coibentazione consentono (giustamente) un minor dispendio di calore e un isolamento degli ambienti quasi totale rispetto all’esterno, ma non assicurano un adeguato ricambio dell’aria.
La permanenza in casa delle persone e le normali attività domestiche aumentano l’umidità, la quale tende a depositarsi sulle pareti più fredde, dando origine a condensa ed a muffe di vario tipo.
Non tutti sanno che le camere da letto sono ambienti particolarmente soggetti a muffe e condense perché ci passiamo continuativamente 8 ore circa (1/3 della nostra giornata), senza ricambiare l’aria per tutto il tempo.
L’ambiente, che magari già durante il giorno ha ospitato adulti in smart working o ragazzi che studiano, al risveglio ha raggiunto una carica di umidità che non si smaltisce certamente aprendo le finestre per qualche minuto (specie se non si fa corrente d’aria tra i vari ambienti di casa).
Bisogna considerare il rapporto tra le dimensioni dell’abitazione e il numero degli occupanti.
Esempio: una camera da letto di 16 mq che ospita una sola persona smaltisce meglio l’umidità derivante da respirazione e attività umane, rispetto a una camera di 12 mq che ospita due persone.
Muffa in camera da letto: cos’è e dove si forma?
Le muffe sono funghi che si propagano nell’aria attraverso le spore quando il tasso di umidità supera il 55%, soprattutto in quei punti dove la temperatura è inferiore di qualche grado rispetto a quella della stanza (punti freddi).
I punti più critici sono quelli in corrispondenza dei ponti termici da correggere (detti appunto punti freddi): angoli della stanza, zone intorno ai serramenti, dietro gli armadi (ma anche dentro), dentro i contenitori dei letti, dietro i divani, sotto i tappeti e sugli abiti. Le muffe attecchiscono più facilmente nelle zone piccole, un po’ nascoste, chiuse, dove passa poco l’aria. Le pareti perimetrali che hanno un lato interno e un lato che dà sull’esterno costituiscono un ambiente molto congeniale alla formazione delle muffe.
La muffa fa venire le malattie?
Non si parla abbastanza delle muffe: tendiamo a sottovalutarle perché non siamo consapevoli di quanto le muffe possano essere pericolose e nocive, oltre che per il benessere e la qualità di vita, anche per la salvaguardia della nostra salute.
Anche se non le percepiamo a occhio nudo (a volte ne avvertiamo solo l’odore), le spore sono comunque presenti nell’aria degli ambienti chiusi e possono causarci molti problemi perché l’azione delle muffe sull’essere umano è tossica.
I soggetti più a rischio sono i bambini, che si ammalano più facilmente se a contatto con le muffe:
- sia perché trascorrono la maggior parte del tempo in ambienti chiusi, divisi tra casa, scuola, palestre;
- sia perché hanno un sistema immunitario meno sviluppato rispetto a un adulto.
Per evitare danni severi alla salute, occorre evitare che si formino in partenza, soprattutto in camera da letto.
Muffa in camera da letto: liberatene con la VMC
Arieggiare o deumidificare può aiutare, ma non basta.
Muffa e umidità sono sorelle: la prima cosa da fare per sbarazzarsi della muffa è ridurre l’umidità per favorire il giusto microclima.
L’aerazione dei locali deve essere adeguata (per portata d’aria), ma soprattutto incessante specialmente negli ambienti dove si creano facilmente eccessi di umidità prolungati. Un risultato che si ottiene solo con la VMC (che filtra e ricambia l’aria minuto per minuto) e non con l’apertura delle finestre che:
- disperde energia (vanificando parte del risparmio energetico);
- non corregge costantemente l’accumulo di umidità;
- fa entrare in casa aria esterna inquinata.
Il problema della muffa da condensa è molto diffuso: chi vuole liberarsi del problema una volta per tutte per non pensarci più, dovrà adottare un sistema di VMC.
I sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC) puntuale o decentralizzata hanno dimensioni molto ridotte, si possono installare anche se la casa è già abitata e non richiedono particolari opere murarie.
Sono disponibili anche numerosi modelli a scomparsa, incassabili nel muro.
Grazie a un’apposita modalità notturna, è possibile utilizzare la VMC anche nelle ore di riposo, quando le temperature sono più basse, immettendo aria di rinnovo – filtrata e preriscaldata dal recuperatore di calore – per contrastare accumuli eccesivi di umidità durante la notte.
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Nei mesi invernali mi sono trovato nella situazione di avere l’80% di umidità in camera. Dopo essermi informato accuratamente, ho acquistato una vmc Helty: una manna dal cielo! Il problema di umidità ora è sotto controllo, ma soprattutto la mattina si respira un’aria pulita e fresca, sempre a 21 gradi.
Domenico C. - cliente
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